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Spesso, ed erroneamente, si tende a credere che le scarpe stringate siano tutte quelle dotate di lacci, senza che vengano sottolineate le dovute differenze. In realtà, quando si parla di scarpa stringata, si fa riferimento ad alcuni modelli ben precisi, che adesso andremo a mostrarti.
Partiamo con il ricordare che la parola "stringa" trova la sua origine nella radice nord-europa "streng-", il cui significato è "stringere". Da un punto di vista storico è difficile determinare il periodo preciso a partire dal quale sono state comunemente usate: Ötzi, la mummia del Similaun, in questo senso, è una testimonianza preziosa, che deriva dall'età del bronzo, perché è stata ritrovata con indosso un paio di calzature in cuoio, chiuse da stringhe dello stesso materiale.
Le stringhe sono famose, soprattutto, per chiudere il busto, il farsetto, le casacche, i calzoni chiusi al ginocchio (detti alla zuava) e altri capi di abbigliamento, che oggi sono (quasi) del tutto passati di moda. Anche se le stringe venivano utilizzate già a partire dall'antichità, è solo nel XX secolo che divennero d'uso comune per stringere le calzature, mentre prima, per trattenerle comodamente al piede, si utilizzavano fibbie e bottoni.
Per scarpe stringate, tra gli esperti del settore, ossia fabbricanti, rappresentanti, rivenditori, ecc., si intendono le calzature dallo stile elegante, come i derby e le francesine, e che appunto sono dotate di lacci, quelli sottili però. Anche le sneakers potrebbero essere definite 'scarpe stringate' perché dotate di lacci, ma seguono uno stile sportivo, non elegante, ed è tutta qui la differenza.
Le scarpe stringate, dunque, sono scarpe con lacci sottili dallo stile elegante, quindi derby e francesine. All'interno di queste due categorie principali vanno considerate le numerose sottodivisioni, che però fanno capo sempre o agli uni o alle altre.